Dottorati di ricerca
Il Dipartimento di Scienze umane è sede del dottorato di ricerca in:
Letterature, arti, media: la transcodificazione
Descrizione
Scopo del dottorato è formare studiosi che alle competenze specialistiche uniscano una solida conoscenza dello specifico culturale letterario e dei suoi principi evolutivi dall’antichità all’età contemporanea, anche in prospettiva comparatistica, e dello specifico legato alle arti visive e performative. L’intersezione tra queste due linee di ricerca sollecita una riflessione approfondita sul ruolo che la letteratura e le arti svolgono oggi nel mondo contemporaneo e nel suo immaginario sempre più polimorfico, anche attraverso fenomeni di transcodificazione. Gli sbocchi occupazionali di un dottorato umanistico con tale impostazione di confronto fra diverse arti, linguaggi artistici e culture guardano in prima istanza al mondo dell’editoria, in cui appaiono fondamentali le competenze trasversali nelle diverse aree della comunicazione con le loro strategie retoriche e argomentative che vengono dalla tradizione letteraria, artistica, performativa di varie epoche e culture. Ma altri campi di applicazione sono quelli del giornalismo di taglio culturale e della scrittura, progettazione e sceneggiatura nell’ambito mediatico. Possibili risvolti di collaborazione si aprono altresì alle istituzioni teatrali, musicali e culturali di vario genere, alle case di produzione cinematografiche e televisive, alla gestione dei beni culturali e degli Istituti di cultura italiana all’estero.
Per informazioni sul corso di dottorato
dot_letteratureartimedia(at)univaq.it
Per informazioni sulle procedure amministrative
Settore Dottorati, assegni di ricerca e borse di studio: dot(at)strutture.univaq.it
Informazioni: Help Point (é richiesta l'apertura di un ticket. Non verranno fornite informazioni via e-mail o telefono)
I bandi sono pubblicati sull’albo di Ateneo: https://www.univaq.it/section.php?id=2250
Organigramma
Coordinatore
Livio Sbardella
Coordinatrici di curricula
Valeria Merola (Studi letterari)
Serena Guarracino (Arti, performance e media)
Collegio dei docenti
Zenobi Luca
Dottorande e dottorandi
XXXVI ciclo
Sara Elleboro
Le tematiche epicedico-consolatorie nell'elegia di epoca ellenistico-imperiale
Curriculum Studi Letterari e culturali - SSD L-FIL-LET/02
Tutor: Prof. Laura Lulli
L'intento della ricerca è quello di analizzare le fasi di sviluppo dei motivi consolatori ed autoconsolatori all'interno della poesia elegiaca; più in particolare, l'indagine si rivolge a quei componimenti in cui la consolazione o l'autoconsolazione è impiegata per finalità trenodiche ed epicediche, al fine, cioè, di consolare sé stessi o altri per la perdita di una persona cara. La ricerca prende avvio dall'analisi dell'elegia di epoca arcaica e prosegue, in maniera diacronica, attraverso l'epoca classica, al fine di rintracciare i germi dell'impiego della lamentazione trenodica e comprendere in che misura questi siano stati riutilizzati e rimodulati nelle epoche di interesse. Il nucleo di interesse della ricerca è costituito dalle epoche ellenistica, neoterica e imperiale: mediante l'analisi del lessico, degli stilemi narrativi e delle finalità esecutive che caratterizzano i diversi componimenti in oggetto, si tenterà di individuare punti di continuità e di frattura nella trattazione del motivo consolatorio nel genere elegiaco, nonché la pluralità di funzioni assunte dalla materia consolatoria e funeraria più esplicita.
Benedetta Gestri
Anton Maria Salvini (1653-1729): consulenze artistiche a Firenze per l’arte della medaglia
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/04
Tutor: prof. Luca Pezzuto
Questa non è una ricerca volta soltanto a far luce sulle consulenze di Anton Maria Salvini per scultori e medaglisti del suo tempo. Non si passeranno cioè unicamente in rassegna gli episodi in cui il letterato fu coinvolto come ideatore di “pensieri” iconografici e iscrizioni, ponendosi tra gli interlocutori primari degli artisti nella Firenze degli Ultimi Medici. L’obiettivo è quello di analizzare, attraverso l’esperienza salviniana, le forme e i meccanismi di collaborazione di artisti e letterati, con un focus sull’arte della medaglia. Osservatori privilegiati per cogliere il dialogo tra le due professionalità, delle medaglie scaturite dai suggerimenti di Salvini (e non solo) si indagano nel dettaglio i processi creativi. Si intende infatti ricostruire le dinamiche e i canali di interazione tra le personalità coinvolte in questi processi, problematizzare il concetto dell’inventio, nonché individuare fonti concettuali, visive e letterarie impiegate nell’iter progettuale e le diverse modalità d’uso delle stesse. Al centro delle riflessioni sono inoltre questioni relative alla committenza, ai “pubblici” e alle modalità di fruizione e circolazione delle medaglie, con sguardo dal mondo erudito del Settecento.
Eleonora Luciani
L’altro Ottocento di Fanny Sadowski. Percorsi, repertorio, mestiere di una prima attrice
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
Il progetto di ricerca indaga la figura di Fanny Sadowski, un’attrice di prosa dalla memoria storica particolarmente lacerata. Il periodo preso in considerazione e? infatti quello dominato dalla triade Grande Attorica che, per sproporzione di documenti, per condizioni di azione e non ultimo per fatalità, nasconde con la sua fama quella degli altri attori e delle altre attrici del tempo. Questolavoro si propone sia di ricostruire il percorso artistico e biografico di Sadowski, sia di problematizzare, attraverso la sua esperienza, il suo repertorio e la sua arte, un diverso punto di vista sul teatro italiano dell’Ottocento.
Livio Lepratto
Lo “sceneggia(u)tore”. Metodologie e itinerari teorico-comparatistici sull’autorialità dello sceneggiatore cinematografico, nei casi studio di Cesare Zavattini, Tonino Guerra, Luigi Malerba e Alberto Bevilacqua
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
La presente ricerca dottorale concerne lo studio e l’analisi della sceneggiatura cinematografica, approcciando in chiave comparatistica alla natura a sé stante e particolarissima di quest’ultima, affascinante e difficilmente classificabile “genere” ibrido, a metà strada tra letteratura, cinema, pièce teatrale e fumetto. Traendo spunto dal decennale oblio e pregiudizio critico che ha visto lo sceneggiatore sovente “sminuito” e “maltrattato” dagli studi sul cinema – a lungo dominati dalla prospettiva “registo-centrica” della politique des auteurs –! il presente progetto di ricerca si focalizza su quattro particolari casi studio – Cesare Zavattini, Tonino Guerra, Luigi Malerba e Alberto Bevilacqua –, poliedriche e prolifiche figure di letterati/sceneggiatori capaci – grazie alle proprie più sintomatiche e riconoscibili “impronte” autoriali, ricorrenze narrative e prese di posizione sociali e politiche – di intraprendere una personalissima riconsiderazione dell’“autorialismo cinematografico”, traghettando lo script fino al contesto intermediale del terzo millennio, caratterizzato dalla crisi del paradigma narrativo tradizionale e dall’avvento del transmedia storytelling.
Marialuisa Lustri
L’arte veneziana sul versante adriatico del regno di Napoli: importazioni e circolazione di modelli fra tardo medioevo e prima età moderna
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/01
Tutor: prof. Cristiana Pasqualetti
Il progetto ha come obiettivo generale la ricostruzione di un quadro delle relazioni politico- diplomatiche, religiose e commerciali fra Venezia e le regioni adriatiche del Regno di Napoli dal tardo medioevo alla prima età moderna, con la finalità precipua di individuare e definire attori e dinamiche della circolazione artistica.
La ricerca approfondisce specialmente il tema delle relazioni artistiche fra Venezia e l’Abruzzo, rispetto al quale si è riscontrato un vero e proprio vuoto storiografico. Si intende colmare questa lacuna dimostrando attraverso l’esemplarità dei casi illustrati che nella regione quello dei rapporti con la Repubblica e dell’importazione di opere dalla Laguna, benché sottostimato, fu un fenomeno duraturo e di notevole rilievo, almeno quanto nelle altre regioni adriatiche.
Maria Claudia Petrini
«È sempre un miracolo incontrarsi». Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, due opere a confronto
Curriculum Studi Letterari e culturali - SSD L-FIL-LET/11
Tutor: prof. Gianluigi Simonetti
Breve sintesi del lavoro: Questo lavoro di tesi è il frutto dell’indagine comparativa svolta tra l’opera morantiana e quella pasoliniana, al fine di ricostruire il rapporto letterario e la reciproca influenza tra i due autori. Il confronto tra i testi selezionati è di tipo prettamente tematico, anche se è sostenuto dall’analisi formale e dalla ricerca presso l’Archivio Bonsanti di Firenze e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dove si è avuto modo di consultare i dattiloscritti delle recensioni pasoliniane ai libri di Elsa Morante, oltre che i volumi morantiani conservati nella biblioteca personale di Pasolini e viceversa. Il nucleo centrale della tesi è costituito, in particolare, da quattro capitoli attraverso cui è possibile cogliere l’andamento del rapporto letterario tra i due autori, seguendo un ordine cronologico. Ogni capitolo si concentra su uno o più temi, presentando un’analisi dapprima dei testi morantiani, successivamente di quelli pasoliniani e, infine, un confronto tra di essi.
Alla luce dell’analisi e dello studio condotto nell’ambito di questa tesi è possibile sostenere – grazie agli innumerevoli esempi forniti – non solo che Morante e Pasolini si siano effettivamente influenzati durante tutto il corso della loro conoscenza, ma che soprattutto negli anni Settanta il loro contatto umano e intellettuale abbia costituito una base fondamentale per la creazione delle opere dell’uno e dell’altra. Inoltre, grazie all’indagine condotta è emersa anche l’esistenza di un “terreno comune” ai due autori attestabile già nei testi degli anni Quaranta, che non si può attribuire ad alcun contatto o forma di conoscenza reciproca, ma che appare molto interessante nell’ottica dello studio comparativo delle opere successive.
Maria Giovanna Stati
Eccezionale e standard. Ipotesi tipologiche sul personaggio del romanzo ipercontemporaneo
Curriculum Studi Letterari e culturali - SSD L-FIL-LET/11
Tutor: prof. Gianluigi Simonetti
Il progetto si propone di studiare la caratterizzazione del personaggio nella narrativa contemporanea (1990-2023), a partire dalla categoria del tipo teorizzata da György Lukács in La fisionomia intellettuale dei personaggi artistici (1936). Molti testi narrativi degli ultimi trent’anni lavorano sull’intercapedine tra eccezionalità e standard, una polarità ben evidente sia a livello tematico-contenutistico che a livello stilistico-formale, e resa manifesta nella costruzione dei personaggi. Questi ultimi risultano essere contemporaneamente straordinari, quindi soggetti degni di narrazione, e mediocri, in quanto coerenti a un preciso contesto socioculturale che ne normalizza ed esemplifica l’esistenza. A partire dai protagonisti di American Psycho (1990) di Bret Easton Ellis, di L’Avversario (2000) di Emmanuel Carrère e di La natura è innocente (2020) di Walter Siti, questo studio osserva le possibili declinazioni della dialettica in esame. Il personaggio moralmente problematico, per la sua eccezionalità congenita, infatti, si rivela un dispositivo narrativo particolarmente utile per osservare l’ipotesi tipologica di partenza.
Laura Sofia Torre
Spanking cinema. la rappresentazione della maternità nella pornografia video tra aging e BDSM
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/06
Tutor: prof. Mirko Lino
Il progetto di ricerca analizza la figura materna nella produzione pornografica di tre performer (Nina Hartley; Sarah Gregory; Dana Vespoli), in una prospettiva comparatistica che incrocia lo studio della rappresentazione del corpo femminile maturo e invecchiato e un focus sulla pratica sessuale non genitale dello spanking. Per la sua capacità di trasgredire norme codificate, restituendo protagonismo a soggettività altrimenti silenziate, la pornografia contemporanea è un campo culturale costituito da tensioni figurative, narrative ed estetiche, di cui la rappresentazione del corpo invecchiato è parte. Il confine labile fra il cinema horror e quello pornografico come body genre, come rilevato dalle analisi di studiose come Carol Clover e di Linda Williams, permette un focus sulla questione dell’oscenità nella rappresentazione del corpo, inteso come categoria plurale in grado di stabilire relazioni multiformi e di mostrare gli effetti della divisione del potere in termini di ruoli di generef. La fisionomia multidisciplinare della ricerca si compone di porn studies, feminist studies ed elementi dei recenti aging studies.
*************************************************************************************
XXXVII ciclo
Biagio Castaldo
Forme di intertestualità melodrammatica nel romanzo contemporaneo. Una lettura queer de L’Anonimo lombardo di Alberto Arbasino
Curriculum Studi letterari – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
Il progetto di ricerca presentato per il XXXVII ciclo del Corso di Dottorato in Letteratura, arti, media: la transcodificazione, ha lo scopo di restituire un’inedita rilettura del corpus letterario di Alberto Arbasino, attraverso una prospettiva comparatistica e interdisciplinare, volta a impostare un’interazione tra lo studio sul melodramma ottocentesco e l’analisi letteraria, sociologica e filosofica della prima produzione arbasiniana. Nello specifico, si intende perseguire un lavoro di indagine sull’insistente intertestualità negli scritti dell’autore, in particolare nel romanzo epistolare L’Anonimo lombardo. Ricostruendo il contesto culturale, linguistico e socio-politico italiano degli anni ’50, in cui si colloca la narrativa di Arbasino in aperta rottura con una linea letteraria catto-comunista, l’obiettivo della ricerca è la definizione e l’interpretazione del medium melodrammatico come dispositivo citazionistico di conoscenza estetica, adoperato dall’autore allo scopo di risemantizzare il soggetto-protagonista omosessuale.
Davide Ciprandi
Cletto Arrighi e le operette del Teatro Milanese: studio di alcuni casi
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/07.
Tutor: prof. Giorgio Pagannone; co-tutor: prof. Emilio Sala (Università degli Studi di Milano)
Il progetto si focalizza sulla produzione e sulla ricezione di due operette scritte da Carlo Righetti (alias Cletto Arrighi) per il Teatro Milanese da lui fondato: On milanes in mar, di cui è stato individuato e acquistato l’inedito manoscritto autografo della partitura, utile, insieme ad altro materiale d’archivio, alla predisposizione di un’edizione critica (unico caso di partitura pervenuto nell’àmbito del Teatro Milanese); Orfée in vioron, o la Musica dell’Avvenire, parodia dell'Orphée aux Enfers di Offenbach (già parodia delle varie trasposizioni operistiche del mito di Orfeo), di cui sono state individuate due copie inedite manoscritte autografe del libretto dell’Arrighi. Si intende, attraverso questi e altri materiali d’archivio, studiare il contesto produttivo del Teatro Milanese, e cercare di comprendere il motivo del successo delle operette rappresentate (o del totale fiasco, nel caso dell'Orfée in vioron), contribuendo a riportare alla luce una realtà creativa ritenuta, a torto, secondaria.
Francesca Cichetti
Per una Genealogia Intermediale dei Miti di Cassandra: Gender, Follia e Stigma
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
Il mio lavoro di ricerca si propone di indagare quali tratti semiotici definiscano il personaggio mitologico di Cassandra a partire dalla fine del XVIII secolo e quali effetti estetici producano tali tratti. Attraverso l’adozione di un approccio metodologico che ibridi, oltre a studi intermediali, prospettive di ricezione del mito, genealogia foucaultiana e gender studies, si cercherà di comprendere quali fattori storico-culturali e quali media e codici abbiano determinato, a partire dalla fine del XVIII secolo, dapprima l’emersione progressiva di Cassandra dalla coralità di personaggi che ruotano attorno alla guerra di Troia e, successivamente, la cristallizzazione di Cassandra in profetessanon creduta, fino alla sua transcodificazione in nome comune da cui deriva l’aggettivo “cassandrico” (=funesto, catastrofico). Verrà infine individuata e analizzata una macro–dinamica su cui poggia la ricezione della figura di Cassandra: la perdita e recupero alternati del tratto identitario di genere (inteso come gender) in contesti culturali differenti.
Rodolfo Dal Canto
Per una critica hauntologica del fumetto: spettri e futuri perduti nel fumetto italiano contemporaneo
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Donata Meneghelli
Il progetto intende indagare la rappresentazione di fenomeni quali la precarietà e l’assenza di prospettive nel fumetto di fiction italiano contemporaneo, attraverso la lente estetica dello spettrale e della hauntology. L’ipotesi di ricerca intende sostenere l’efficacia di tale estetica nella resa di una “rimozione del futuro” (Fisher 2013) che caratterizza l’immaginario contemporaneo, con un riferimento alle teorie della spettralità elaborate da Derrida. Attraverso un framework teorico che attualizza e adatta al medium fumetto tale chiave interpretativa, si proporrà un’analisi sistematica di un corpus di testi andando a dimostrare (1) la particolare produttività di tale prospettiva di analisi su un medium multimodale come il fumetto, (2) la presenza di istanze estetiche spettrali all’interno dei testi, (3) il rapporto di negoziazione che queste instaurano con il contemporaneo e con il suo immaginario.
Mara Desprini
Eterotopie londinesi nella narrativa anglofona: una proposta di lettura per frammenti dello spazio urbano contemporaneo tra testo e cartografia
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: proff. Massimo Fusillo e Serena Guarracino
Il presente progetto di ricerca si propone di indagare le modalità di rappresentazione degli spazi eterotopici londinesi in un campione narrativo romanzesco anglofono a partire dagli anni ’70 del XX secolo fino al contemporaneo, con lo scopo di agevolare una lettura del tessuto urbano attraverso la lente letteraria in un contesto sociale, culturale e urbanistico dinamico quanto cangiante e ponendo come unità di misura l’eterotopia, così come concettualizzata dal filosofo francese Michel Foucault. La ricerca è condotta in un’ottica comparatistica, seguendo un approccio geocritico e si avvale del supporto di strumentazione cartografica e dei nodi teorici e concettuali della semiotica urbana e della critica letteraria. La suddivisione del materiale narrativo segue una logica dettata da esigenze analitiche ma che rispecchia una suddivisione di base in generi letterari. La tesi finale prevede l’interazione tra una parte discorsiva e una sezione figurativa di mappe al termine di ogni capitolo.
Samuele Di Saverio
Contesti, forme, luoghi ed esperienze della letteratura del Sottosuolo
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Federico Bertoni
In tutte le sue forme, il Sottosuolo evoca significati, i quali provengono da un retaggio archetipico e mitico, producendo così un aspetto metaforico che si riverbera in molteplici forme, contesti ed esperienze prendendo le mosse dalle caratteristiche fisiche ed evocative del Sottosuolo percorse anche da Freud e Jung per studiare la nozione di inconscio. In ambito artistico la metafora diventa un tema affrontato in diverse epoche dalla classicità fino alla contemporaneità in modalità differenti ma conservando sempre determinate caratteristiche. È solo con Memorie dal Sottosuolo di Dostoevskij, però, che l’aspetto fisico e metaforico coincidono contribuendo a determinare il Sottosuolo come un vero e proprio tema letterario caratterizzato anche dalla definizione del profilo dell’Uomo del sottosuolo. Durante la ricerca si andranno a toccare i punti di snodo fondamentali del tema approfondendone l’utilizzo in Don DeLillo e Murakami, assidui frequentatori del tema in diverse sfumature.
Filippo Giuseppe Grimaldi
L’immagine-postmoderna. Il cinema classico hollywoodiano e i suoi simulacri: dal postclassico al transmediale
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/06
Tutor: prof. Mirko Lino
La ricerca esamina la relazione tra il cinema classico hollywoodiano e il cinema nella postmodernità, problematizzando il percorso storico e teorico dei film studies sull’evoluzione delle forme filmiche. Identificando nel classicismo hollywoodiano un sistema industriale, artistico e narrativo si riformula il passaggio dal classico al postmoderno a partire dalle differenti modalità esperienziali attivate dal medium.
Ricostruendo il passaggio dal cinema delle attrazioni, al classico e soffermandosi sul ritorno della logica attrazionale nel cinema contemporaneo, la ricerca dottorale approfondisce la relazione tra esperienza e forma proponendo per lo studio dello stile cinematografico statunitense la nozione di modo di esperienza come alternativa al modo di produzione.
Individuando nel cinema una modalità espressiva e la principale forma di mediazione e di esperienza del XX secolo, il progetto si focalizza su questioni inerenti alla spettatorialità e alle rappresentazioni del maschile.
Eleonora Santamaria
Spettri del drag: cortocircuiti medianici negli spettacoli di parodia e problematizzazione dei generi sessuali
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/06
Tutor: prof. Mirko Lino
Il progetto si pone l’obiettivo di tracciare una cartografia dei cortocircuiti della cultura drag italiana e internazionale con un focus su tre nodi problematici e sommersi del fenomeno performativo: il corpo, lo spazio e l’alterità. Considerata la natura elusiva e transdisciplinare del fenomeno, s’intende declinare i tre ambiti ricorrendo alla metafora concettuale della seduta spiritica: infatti, non solo il drag being viene elaborato dall’audience come ente di un cosmo controilluminista in cui coesistono erotismo, morte, infanzia, dunque ciò che è spettrale, ma anche la rappresentazionalità del drag si può porre in risonanza con esperienze artistico-spettrali ottocentesche. La centralità di un elemento sfuggente e in costante trasformazione come la sessualità e l’espressione di genere, la reazione spettatoriale viscerale che dissolve le distanze tra oggetto e soggetto performativo e la costruzione di uno spazio artistico teso alla fortificazione dell’illusione sono solo alcuni dei punti di contatto tra drag performance e seduta spiritica.
************************************************************************************
XXXVIII ciclo
Riccardo Borsei
Rovinarsi splendendo. Un contributo estetico-teoretico al fenomeno dello sperimentalismo cinematografico
Curriculum Arti, performance, media – SSD M-FIL/01
Tutor: prof. Rocco Ronchi
Nell’osservare il ritornante motivo dell’esibizione materialistico-strutturale nelle sperimentazioni cinematografiche sin dalle prime avanguardie, ho potuto notare una continuità con taluni effetti attribuiti al sublime. Assumendo l’inevitabile pluralità di un concetto secolare, la prima tappa è consistita nell’individuazione dell’occorrenza più consona ai fini della ricerca. Stante la parabola del sublime ritagliata da Giuseppe Sertoli, e che va da Edmund Burke a Sigmund Freud, ho estratto da questo arco un coacervo teoretico in cui riconoscerne, a mio avviso, una variante, seppursottaciuta: quella della rovina splendente di Georges Bataille. Attualmente, ricorrendo alle proposte di Gilles Deleuze e Jean-François Lyotard e al confronto con l’espressionismo astratto, sto lavorando per dimostrare come tale sublime sia all’opera nello sperimentalismo cinematografico. Quella che avevo notato come una disinvolta esposizione delle caratteristiche fondative del mezzo, sarebbe allora sintomo sublime coincidente con una riflessione disillusa da dogmi rappresentativi: un’emancipazione che apre all’espansione del e oltre il mezzo.
Gabriele D’Amato
Il multiprospettivismo come categoria transmediale: un approccio narratologico ai media contemporanei
English Title: Multiperspectivity as a Transmedial Category: A Narratological Approach to Contemporary Media
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Prof. Federico Bertoni
Il mio progetto si propone di esplorare il multiprospettivismo come categoria transmediale presente in diverse forme narrative contemporanee, come romanzi, film, serie televisive e videogiochi. Attraverso gli strumenti della narratologia cognitiva e transmediale, cercherò di delineare una tassonomia di narrazioni multiprospettiche che possa far chiarezza nella nebulosa terminologica che caratterizza il dibattito teorico intorno a termini quali “polifonia”, “multifocalizzazione” o “multiprospettivismo”. A differenza di molti narratologi, che vedono nel multiprospettivismo un aspetto comune della narrazione, la mia trattazione considera la narrazione multiprospettica come una peculiare struttura formale, diffusasi in ambito letterario durante il modernismo, ma divenuta estremamente popolare nella contemporaneità, in una fase storico-culturale alla costante ricerca di inclusione e pluralismo espressivo. Mi soffermerò quindi su una serie di categorie analitiche in grado di descrivere le dimensioni formali, strutturali e funzionali dell’uso del multiprospettivismo nelle narrazioni contemporanee, dall’assenza di chiusura narrativa al ribaltamento del punto di vista tipico di riscritture ed espansioni transmediali.
Livia Di Mauro
Persefone oltre la soglia. Il mito del ratto di Persefone nella ricezione contemporanea.
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/04
Tutor: prof. Salvatore Monda
Hans Blumenberg ha suggerito che la natura fondamentale del mito non risieda nell'origine, ma piuttosto nell'adattabilità alle aspettative di un’epoca; tuttavia, il riuso dei miti solleva sempre questioni ermeneutiche. Questo progetto esamina le varianti del mito del ratto di Persefone in diversi media e analizza come la storia venga trasformata narrativamente e tematicamente nell’immaginario contemporaneo. Il lavoro prende le mosse dai contributi di R. Deidier, ma amplia l'indagine ai tempi post-Duemila e a prodotti a minor tasso di “letterarietà”. Attraverso un'analisi comparativa, si evidenziano gli intrecci intertestuali e transmediali che caratterizzano la ricezione di questo mito. Il testo, pur essendo parte di un contesto dialettico, rimane l'oggetto principale di analisi, di cui si considera sia il processo di produzione e la dipendenza tematica della letteratura moderna da quella antica, sia il processo di interpretazione a cui inevitabilmente l’opera viene consegnata.
Luca Diani
Finzioni nostalgiche. La nostalgia nelle narrazioni contemporanee
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Federico Bertoni; co-tutor: prof. Massimo Fusillo
Il progetto si propone di riflettere sulla nostalgia come emozione e tema letterario della contemporaneità, attraverso un’analisi transmediale aperta alle narrazioni romanzesche, cinematografiche e seriali. Lo studio adotta una prospettiva narratologica e definisce le componenti fondamentali nella narrazione della nostalgia: le modalità di rappresentazione, le caratteristiche e l’interazione di personaggi e ambienti nostalgici; le dinamiche emotive ed ermeneutiche di ricezione dei testi connessi al tema della nostalgia. Dopo averne analizzato le fondamenta narratologiche, il progetto si concentra sugli elementi formali e sulle situazioni narrative tipiche delle rappresentazioni della nostalgia. La presenza di questo tema/emozione all’interno del racconto permette di indagare una serie di dinamiche narrative, di generi e di elementi della teoria letteraria accomunati da un recupero del passato – individuale, collettivo, oppure appartenente alla tradizione letteraria – che avviene sempre attraverso la lente deformante della memoria.
Eleonora Fisco
La poesia performativa degli anni 2000: poetry slam, spoken word e spoken music in Italia
Tutor: Prof.ssa Serena Guarracino (Univaq) e Prof.ssa Camille Vorger (Unil)
Cotutor: Prof. Massimo Fusillo (Scuola Normale Superiore)
Il poetry slam e la spoken word poetry sono arti performative praticate in tutto il mondo, che in Italia sono state finora poco esplorate da parte della critica accademica. Entrambe si inseriscono nel campo della poesia performativa con cui si intende un tipo di poesia pensata per essere performata con corpo e voce di fronte a un pubblico, in digitale o dal vivo. Con un approccio multidisciplinare legato ai Performance, Media e Queer Studies e da una posizione interna al movimento artistico, questo progetto di ricerca intende indagare le diverse declinazioni della poesia performativa contemporanea, e mira a mappare le possibilità di distribuzione e pubblicazione esistenti. Parallelamente, ci si propone di creare un canone di poet? performativ? degli anni 2000 che si occupano di poetry slam, spoken word e spoken music e di analizzare i sottogeneri e gli specifici framework in cui le loro opere possono essere inserite.
Greta Francesconi
Il limite della creazione. Rappresentazioni del materno tra sacralità e postumano
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-LIN/10
Tutor: Prof.ssa Nicoletta Vallorani; co-tutor Prof.ssa Serena Guarracino
Un lavoro di tesi che predilige un impianto di natura comparatistica e intersezionale tra letteratura, cinema e serialità televisiva, avendo come intento un’analisi delle rappresentazioni del materno desiderando illustrare in che modo esse siano progressivamente tendenti verso una decostruzione ed una desacralizzazione; evidenze che si affiancano alla progressiva evoluzione delle teorie critiche filosofiche e di genere lungo il procedere del XX e del XXI secolo. Il genere horror e, soprattutto, quello fantascientifico – con particolare predilezione per distopia e speculative fiction – sono le direttive per la scelta di un corpus di casi studio idoneo per dare conto delle mutazioni e declinazioni disincantate che interessano la figura della madre e le sue transcodificazioni, poggiando sul pilastro del recente sviluppo delle teorie postumane come mezzo per mettere in discussione i limiti del concetto stesso di creazione.
Elisabetta Rea
Quando le “bestie” parlano. Rappresentazione del femminile e immaginazione del sé in una generazione di scrittrici italiane
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/10
Tutor: prof. Valeria Merola
Ortese, in Corpo celeste, si definisce «Uno scrittore donna, una bestia che parla». Natalia Ginzburg afferma di voler «scrivere come un uomo». È notizia comune che Elsa Morante si definiva “scrittore”; «sei un grande pittore» dice il padre ad Artemisia nel romanzo di Banti. L’accesso delle donne al simbolico sembra segnato da una lacerazione: il riconoscimento in quanto agente attivo nel regime della mediazione si ribalta nello sradicamento identitario. Attraverso il genere del racconto di formazione, il progetto intende soffermarsi sull’emergere faticoso della soggettività femminile, specificamente in relazione a due elementi catalizzatori: gli spazi (casa, convento, educandato) e le figure della femminilità scissa, specchi di una minacciosa identificazione: madri, zitelle, prostitute, massaie, educande ricorrono frequenti nelle autrici selezionate. Il focus è sulla generazione di scrittrici formatasi sotto il regime, quando l’imposta “mistica della femminilità” crea una battuta d’arresto nel configurarsi di un’intelligenza femminile che diverrà presto, per la prima volta, collettiva.
Massimo Sigillò Massara
Il rapporto tra musica, dramma e poesia nel teatro di G. Barberio Corsetti. Analisi di un ritrovato linguaggio di scrittura musicale vocale, drammaturgica e poetica nel rapporto tra voce, musica e poesia nello spazio scenico.
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
La ricerca mira a identificare un codice linguistico/musicale che fonde parole, vocalità e musica, originato dalla necessità di rendere il messaggio teatrale/performativo poetico, nel teatro di G. Barberio Corsetti. L'urgenza di mostrare ciò che può essere recuperato attraverso la purezza e la bellezza della poesia con il medium della musica, architettura sonora ed elemento costitutivo del testo teatrale.
L'approccio del regista Barberio Corsetti mira a creare legami intimi e profondi nella rappresentazione teatrale, rendendo il messaggio contemporaneamente chiaro ed estremamente rarefatto, in altre parole, poetico. Le composizioni musicali e le ambientazioni sonore, attraverso la vocalità, mirano a non distrarre dall'espressione verbale e a essere rarefatte e chiare. L'approccio compositivo musicale è finalizzato a entrare in risonanza con il messaggio testuale/teatrale, utilizzando la voce come canale privilegiato di trasmissione delle emozioni. Si indagherà l'analisi dei processi di produzione di opere teatrali specifiche di G. Barberio Corsetti che consolida un metodo di lavoro che coinvolge voce, corpo ed emozioni per tradurre la poesia in drammaturgia teatrale attraverso la musica. La ricerca mira quindi a individuare analogie e differenze nel rapporto tra musica, dramma e poesia nel teatro, esplorando l'evoluzione di questo rapporto attraverso l'uso della voce come strumento di comunicazione emotiva e musicale, nell’uso drammaturgico specifico alcune opere di G. Barberio Corsetti.
************************************************************************************
XXXIX Ciclo
Alessia Antonini
Il patrimonio artistico dell’Abruzzo e dell’Italia centrale nel cinema documentario del Novecento.Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/01
Tutor: prof. Cristiana Pasqualetti; co-tutor prof. Mirko Lino
Principale obiettivo del progetto di ricerca è rintracciare, all’interno dei film documentari del Novecento, la presenza e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e architettonico medievale di quella vasta area geografica nota come “Via degli Abruzzi”. Lo studio si propone di ricostruire, attraverso un approccio metodologico interdisciplinare, una storia dell’arte del territorio per mezzo delle fonti audiovisive documentarie che, dall’inizio del XX secolo, ne hanno testimoniato e interpretato, nel linguaggio delle immagini in movimento, le trasformazioni e i mutamenti. Attraverso un lavoro d’archivio e di catalogazione delle fonti documentarie presenti sul territorio nazionale si opererà una ricognizione critica della produzione audiovisiva per la conoscenza, la tutela e la conservazione del vasto e, al contempo, fragile patrimonio artistico delle zone centro-appenniniche di riferimento.
Mattia Cavoli
Percorsi e metamorfosi della performance in Italia alla luce delle ricerche multidisciplinari e degli eventi Fluxus (1962-1978)
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/06
Tutor: prof. Giuseppe Di Natale
La ricerca parte dalla considerazione che nel corso dei sessant’anni dalla fondazione, Fluxus e gli eventi multidisciplinari a esso annessi, abbiano svolto un ruolo rilevante nel cambiamento dell’immaginario estetico e performativo dell’arte visiva e sonora in Italia. Il progetto di ricerca si propone quindi di far luce su tali questioni: quali furono i fattori che in Italia contribuirono a far diffondere questo nuovo modo di pensare e fare arte, che riattiva il senso della totalita? esplorata dalle avanguardie storiche? Date tali premesse, quali trasformazioni subisce la performance in Italia? In che modo gli artisti italiani fanno proprie le ricerche Fluxus e come sono rielaborate tali pratiche esteticoperformative? Come muta il ruolo del pubblico che da ricettore passivo si trasforma in elemento vivo e attore partecipe? Lo scopo del progetto e? anche quello di indagare, partendo da una ricognizione cronologica – che ripercorre le tappe fondamentali degli eventi Fluxus in Italia – le opere dei protagonisti che vi presero parte: Giuseppe Chiari, Gianni Emilio Simonetti, Sylvano Bussotti.
Carmen Ceschel
La traduzione, l’interpretariato e la rappresentazione in lingua dei segni nella letteratura e nelle arti performative
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Angela Albanese
Il progetto affronta una serie di problematiche connesse al rapporto tra lingua dei segni, letteratura ed arti performative, partendo da una analisi del concetto di traduzione e interpretariato nelle lingue vocali per valutare l’applicabilità di questi differenti campi di studio alla lingua dei segni e definire il campo teorico nel quale specificamente si inquadra l'indagine. Alla luce delle categorie proprie degli studi sulla traduzione, si cerca di riflettere su quali siano le possibilità e i limiti della traduzione di opere letterarie e performative, nate in seno alla cultura udente, in lingua dei segni. Il progetto vuole, poi, soffermarsi sulle arti performative non frutto di traduzione ma proprie della Cultura Sorda, per concludere con una indagine ed una riflessione sul modo in cui le persone sorde vengono rappresentate nella letteratura e nelle arti performative e se si riconoscano in questa rappresentazione
Dario Cotugno
Il mare di Napoli: memoria, immaginario e riscritture
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/06
Tutor: prof. Giuseppe Di Natale
La ricerca vuole indagare e ricomporre, attraverso un’analisi di fonti letterarie e iconografiche, il rapporto della città di Napoli con il suo mare. Disarticolando un nesso spesso incastonato a topos letterario o a puro paesaggio scenografico, attraverso la rielaborazione di alcuni concetti estetici come quelli di rovina, paesaggio ed esotismo, si intende da un lato sviluppare una critica aggiornata della realtà mediterranea e del suo immaginario, dall'altro, mediante la ricerca d'archivio fotografica, tra documenti d’autore e archivi di famiglia oltre che di testimonianze dirette sotto forma di storia orale, fare luce sulla stratificazione delle forme di vita legate al mare partenopeo e insieme soffermarsi su alcuni corto circuiti, decisivi passaggi storici e sociali della città che hanno imposto una rottura di questo rapporto, in un'oggettiva privazione del mare agli abitanti, si pensi all'industrializzazione di inizio Novecento del versante Ovest del golfo o l’urbanizzazione d'elite della collina di Posillipo.
Beatrice Gallucci
La funzione antinaturalistica nelle opere di Gianni Celati. Indagine sulle dimensioni del surreale, fantastico e fiabesco
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/10
Tutor: prof. Valeria Merola
Mantenendosi programmaticamente estranea a intenti mimetico-naturalistici, la prosa celatiana si connota per una peculiare oscillazione tra una dimensione realistico-quotidiana e una dimensione aperta al surreale e all’«inquietudine percettiva». Il progetto propone un’indagine sulle categorie del surreale, fantastico e favoloso nelle opere di Celati, tesa a esplorare le vie di rappresentazione percorse dallo scrittore su un versante opposto rispetto a modalità realistico-naturalistiche.
Sul piano del fiabesco, la ricerca intende indagare i punti di contatto delle opere del “primo tempo” celatiano con un immaginario legato all’infanzia, soffermandosi in modo particolare sulla letteratura vittoriana del nonsense, sulla figura di Pinocchio, e su diversi repertori di fiabe folcloriche e d’autore.
In merito a un’apertura all’inserto surreale entro il tessuto narrativo, si considerano centrali il concetto di straniamento a partire dalla teoria di Šklovskij e le considerazioni di Frye sulla finzionalità del testo letterario.
Caro Gervasi
“La tregua omosessuale”: letteratura e cultura italiana del dopoguerra oltre il binomio omo/eterosessualità
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Prof.ssa Serena Guarracino
Il progetto di dottorato si propone di analizzare alcuni testi della letteratura, del cinema e del teatro italiani del secondo dopoguerra alla luce della metodologia dei men’s studies, incrociando questo ambito disciplinare con strumenti e prospettive della teoria queer. L'analisi dei testi, che sarà condotta tenendo conto dei cambiamenti sociali, politici e culturali coevi ai testi stessi, avrà l'obiettivo di ricostruire i cambiamenti che hanno interessato i rapporti, gli equilibri e le gerarchie interne al genere maschile. L'analisi cercherà inoltre di problematizzare l'esaustività e l'autoevidenza del binomio omo/eterosessualità maschile, mostrando come l'apparente stabilità semantica di tale tassonomia sia stata raggiunta attraverso continue, e spesso tortuose, riconfigurazioni e ristrutturazioni dei rapporti fra uomini.
Diletta Haberl
Viaggiatori e scrittori d’arte lungo la Via degli Abruzzi tra Sette e Ottocento
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/01
Tutor: prof. Cristiana Pasqualetti
Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di individuare personalità di viaggiatori stranieri che fra il XVIII e il XIX secolo hanno percorso l’itinerario della “Via degli Abruzzi” segnalando ed elaborando riflessioni critiche – più o meno consapevoli – su rovine e/o monumenti riferibili alla storia medievale dei territori attraversati. Si considereranno principalmente viaggiatori provenienti dal nord Europa (Germania, Paesi Bassi) analizzando e consultando diari di viaggio, opere figurative eventualmente prodotte e indagando i rapporti che gli stessi hanno avuto modo di instaurare con il territorio e/o con le famiglie locali. In particolare, ci si focalizzerà sull’interpretazione e sulla “rilettura” dell’epoca medievale durante il XIX secolo attraverso lo studio di testi e/o opere figurative, promuovendo un approccio interdisciplinare volto a rivalorizzare percorsi di viaggio e mete che evadono dalle tradizionali “vie” del Grand Tour europeo.
Anna Maschietto
Thomas Bernhard in risonanza letteraria: studio della ricezione e dell’influenza sulla narrativa e sulla drammaturgia italiana contemporanea
Curriculum Studi Letterari e culturali – SSD L-FIL-LET/11
Tutor: prof. Luca Zenobi
Il progetto propone l’analisi della ricezione e dell’influenza retorico-stilistica e tematica di Thomas Bernhard sulla narrativa e drammaturgia italiana contemporanea. In accordo con il programma dell’università di Vienna (Global Bernhard – Thomas Bernhard im literarischen Widerhall), lo scopo della ricerca è promuovere uno studio comparatistico fra l’Opera bernhardiana e gli scrittori italiani selezionati. Il confronto sarà ripartito in differenti aree tematiche: analogie stilistiche; rapporto fra linguaggio, arte e vita; l’impiego dell’autobiografismo; visione pessimistica della società e il conflitto tra individuo e terra d’origine. Inoltre, una sezione sarà dedicata al teatro bernhardiano, alla realizzazione e accoglienza delle opere in Italia e su come esse abbiamo ispirato e influito sulla drammaturgia italiana. Il fine generale è altresì di ipotizzare e rintracciare una linea di continuità fra letteratura e teatro austriaco e italiano contemporanei.
Beatrice Mastrangeli
L’esperienza di viaggiatori e artisti anglofoni nell’Abruzzo pittoresco: le arti pittoriche e il travelogue nella rappresentazione artistica del paesaggio abruzzese tra XVIII e inizio del XX secolo
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-ART/04
Tutor: prof. Luca Pezzuto
Il progetto di ricerca intende compiere una ricognizione degli itinerari di viaggio di artiste e artisti anglofoni nel territorio abruzzese tra XVIII e inizio del XX secolo. Attraverso lo studio congiunto delle rappresentazioni pittoriche, della letteratura artistica e dei diari di viaggio e mediante l’analisi filologica delle fonti, lo studio indaga l’esperienza dei viaggiatori stranieri entro un quadro di ricerca interdisciplinare, mettendo in luce il complesso processo di costruzione ed elaborazione della rappresentazione del paesaggio abruzzese, nelle sue specificità e nella sua dimensione periferica rispetto alle mete più battute del Gran Tour in Italia. L’obiettivo è restituire un’immagine dinamica della percezione e raffigurazione artistica del territorio abruzzese, colto da una prospettiva “altra”, tale da evidenziarne le caratteristiche sia materiali che culturali ed esaminarne la componente socio-politica e ideologica, mediante un approccio epistemologico comparatistico che tenga conto anche dei più recenti sviluppi teorici nel campo degli Studi Culturali, dell’Ecocritica e dell’Ecofemminismo.
Chiara Molinari
Rito, corpo, parola. Tracce pasoliniane nella poetica teatrale di Antonio Latella
Curriculum Arti, performance, media – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Angela Albanese
Il progetto di ricerca intende verificare l’ipotesi di un’eredità pasoliniana – tematica, stilistica e riflessiva – nel teatro di Antonio Latella. A partire dalla Trilogia dedicata a Pasolini, composta dagli allestimenti di Pilade (2002), Porcile (2003) e Bestia da stile (2004), Latella si confronta infatti con il Manifesto per un nuovo teatro (1968), per sviluppare una riflessione sulla ritualità del teatro, sulla politicità dello spazio scenico e sulla relazione con gli spettatori, consolidando alcune soluzioni registiche – quali la frontalità della recitazione, la valorizzazione dell’asse del theatron (Lehmann), e la destrutturazione dei meccanismi rappresentativi – che si determineranno come caratterizzanti per la sua intera poetica. Teso a colmare un “vuoto bibliografico”, lo studio è inoltre volto alla costruzione di uno strumentario concettuale e di un glossario specifico per elaborare da un punto di vista teorico il processo creativo di volta in volta messo in campo dal regista nel confronto con un autore e con il suo testo.
*************************************************************************************
Cicli conclusi
XXXV ciclo
Maria Arpaia
L’espressione della gioia sulla scena tragica: strumenti retorici, funzioni emotive e soluzioni performative
Curriculum Studi Letterari e culturali - SSD L-FIL-LET/02
Tutor: Prof. Livio Sbardella
La presente ricerca conduce un’analisi sistematica, dal punto di vista lessicale, retorico-formale e strettamente performativo, delle modalità espressive del sentimento di gioia sulla scena tragica nell’intero corpus delle opere superstiti giunte integre. Il focus ermeneutico è incentrato sugli effetti emotivi che il sentimento della gioia, in apparente violazione del codice espressivo tragico, intendeva suscitare nel pubblico ateniese, partendo dall’assunto della natura codificata delle emozioni fruite dallo spettatore in un contesto finzionale come quello del teatro. I momenti di gioia sono “attivatori emotivi delle emozioni negative” e la loro successione ai momenti luttuosi contribuisce a creare picchi emotivi o pause distensive che fanno assomigliare ad una sinusoidale la partecipazione emotiva del pubblico alla vicenda rappresentata. L’inserimento consapevole delle scene di gioia nella tragedia accompagna lo spettatore a sperimentare una sorta di parabola emotiva e lo guida, tramite le emozioni, a imparare il messaggio morale che il tragediografo intende inviare alla polis.
Giulia Bigongiari
"I have no pity!". Negative Empathy as a Relational Category
Curriculum Studi letterari – SSD L-FIL-LET/14
Tutor: prof. Massimo Fusillo
La tesi si occupa della rappresentazione di personaggi negativi proposti da alcuni testi come oggetto di empatia. Particolare attenzione è prestata alla costruzione del lettore implicito nei diversi testi, anche in funzione del rapporto empatico che il testo cerca di costruire col personaggio. Il corpus è composto per la maggior parte di testi di lingua inglese scritti fra il 1770 e il 1848, ma la tesi tenta di mostrare la continuità culturale di alcuni elementi della tassonomia che propone.
Roberto Falbo
Visioni dell'oltretomba nella produzione letteraria greca tra età arcaica ed età classica. Una definizione d'ambiente in un percorso tra generi
Curriculum: Studi Letterari - SSD: L-FIL-LET/02
Tutor: Prof.ssa Laura Lulli
Descrizione: La presente tesi di dottorato si propone di affrontare una riflessione ad ampio raggio sulle principali caratterizzazioni dell’oltretomba nella produzione letteraria greca tra età arcaica ed età classica. Scopo di questo lavoro è in particolare quello di delineare le principali direttrici di queste caratterizzazioni attraverso un’analisi diacronica di impronta storico-letteraria incentrata sull’aldilà quale peculiare oggetto di narrazione. In tale prospettiva critica si intende offrire un lavoro che ponga in evidenza le potenzialità, tanto sul piano geografico-spaziale, quanto più in generale su quello dello storytelling oltremondano, di un complesso immaginario che fin dai poemi omerici costituisce uno dei motivi letterari più significativi della tradizione dei Greci.
Matteo Petriccione
Memoria e mnemotecnica nei Triumphi di Francesco Petrarca
Curriculum: Studi Letterari – SSD L-FIL-LET/10
Tutor: Prof. Valeria Merola
Il progetto di ricerca mira ad approfondire i rapporti tra i Triumphi di Francesco Petrarca e le tecniche di memoria sviluppatesi, a partire da quelle classiche, nel medioevo. In esse particolare importanza acquisisce la contemplazione morale dell’immagine, sia essa derivata dall’esperienza o dalla finzione, e in tal senso si analizza il rapporto di Petrarca con la figurazione mentale, contestualizzando nella psicologia medievale le riflessioni sparse nell’opera del poeta. Interpretando i Triumphi alla luce del pensiero petrarchesco, confrontandoli con le canzoni “a polittico” contenute nei Fragmenta e con la Commedia, si nota come i topoi del genere visionario vengano impiegati da Petrarca non nella costruzione di un percorso escatologico, ma per delineare un viaggio nella propria memoria biografica e culturale narrato per quadri giustapposti. Questo racconto, contaminando linguaggio e visualizzazione, permette una revisione memoriale delle immagini mentali del poeta e del suo pubblico, configurandosi come un percorso mnemonico.
Calendario attività a.a. 2023-2024
Giornate di dottorato (12-14 febbraio 2024)
Seminari curriculum 1
Seminari curriculum 2
Attività didattiche annualità precedenti
a.a. 2022-2023
Seminari plenari
Seminari curriculum 1
Seminari curriculum 2
a.a. 2021-2022
Seminari plenari
Seminari curriculum 1
Seminari curriculum 2
a.a. 2020-2021
Seminari plenari
Seminari curriculum 1
Seminari curriculum 2
a.a. 2019-2020
Seminari plenari
Seminari curriculum 1
Seminari curriculum 2