XXXVIII ciclo
Riccardo Borsei
Rovinarsi splendendo. Un contributo estetico-teoretico al fenomeno dello sperimentalismo cinematografico
Curriculum Arti, performance, media
SSD M-FIL/01
Tutor: Prof. Rocco Ronchi
Nell’osservare il ritornante motivo dell’esibizione materialistico-strutturale nelle sperimentazioni cinematografiche sin dalle prime avanguardie, ho potuto notare una continuità con taluni effetti attribuiti al sublime. Assumendo l’inevitabile pluralità di un concetto secolare, la prima tappa è consistita nell’individuazione dell’occorrenza più consona ai fini della ricerca. Stante la parabola del sublime ritagliata da Giuseppe Sertoli, e che va da Edmund Burke a Sigmund Freud, ho estratto da questo arco un coacervo teoretico in cui riconoscerne, a mio avviso, una variante, seppursottaciuta: quella della rovina splendente di Georges Bataille. Attualmente, ricorrendo alle proposte di Gilles Deleuze e Jean-François Lyotard e al confronto con l’espressionismo astratto, sto lavorando per dimostrare come tale sublime sia all’opera nello sperimentalismo cinematografico. Quella che avevo notato come una disinvolta esposizione delle caratteristiche fondative del mezzo, sarebbe allora sintomo sublime coincidente con una riflessione disillusa da dogmi rappresentativi: un’emancipazione che apre all’espansione del e oltre il mezzo.
Gabriele D’Amato
Il multiprospettivismo come categoria transmediale: un approccio narratologico ai media contemporanei
English Title: Multiperspectivity as a Transmedial Category: A Narratological Approach to Contemporary Media
Curriculum Studi Letterari
SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Prof. Federico Bertoni
Il mio progetto si propone di esplorare il multiprospettivismo come categoria transmediale presente in diverse forme narrative contemporanee, come romanzi, film, serie televisive e videogiochi. Attraverso gli strumenti della narratologia cognitiva e transmediale, cercherò di delineare una tassonomia di narrazioni multiprospettiche che possa far chiarezza nella nebulosa terminologica che caratterizza il dibattito teorico intorno a termini quali “polifonia”, “multifocalizzazione” o “multiprospettivismo”. A differenza di molti narratologi, che vedono nel multiprospettivismo un aspetto comune della narrazione, la mia trattazione considera la narrazione multiprospettica come una peculiare struttura formale, diffusasi in ambito letterario durante il modernismo, ma divenuta estremamente popolare nella contemporaneità, in una fase storico-culturale alla costante ricerca di inclusione e pluralismo espressivo. Mi soffermerò quindi su una serie di categorie analitiche in grado di descrivere le dimensioni formali, strutturali e funzionali dell’uso del multiprospettivismo nelle narrazioni contemporanee, dall’assenza di chiusura narrativa al ribaltamento del punto di vista tipico di riscritture ed espansioni transmediali.
Livia Di Mauro
Persefone oltre la soglia. Il mito del ratto di Persefone nella ricezione contemporanea.
Curriculum Studi Letterari
SSD L-FIL-LET/04
Tutor: Prof. Salvatore Monda
Hans Blumenberg ha suggerito che la natura fondamentale del mito non risieda nell'origine, ma piuttosto nell'adattabilità alle aspettative di un’epoca; tuttavia, il riuso dei miti solleva sempre questioni ermeneutiche. Questo progetto esamina le varianti del mito del ratto di Persefone in diversi media e analizza come la storia venga trasformata narrativamente e tematicamente nell’immaginario contemporaneo. Il lavoro prende le mosse dai contributi di R. Deidier, ma amplia l'indagine ai tempi post-Duemila e a prodotti a minor tasso di “letterarietà”. Attraverso un'analisi comparativa, si evidenziano gli intrecci intertestuali e transmediali che caratterizzano la ricezione di questo mito. Il testo, pur essendo parte di un contesto dialettico, rimane l'oggetto principale di analisi, di cui si considera sia il processo di produzione e la dipendenza tematica della letteratura moderna da quella antica, sia il processo di interpretazione a cui inevitabilmente l’opera viene consegnata.
Luca Diani
Finzioni nostalgiche. La nostalgia nelle narrazioni contemporanee
Curriculum Studi Letterari
SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Prof. Federico Bertoni; Co-tutor: Prof. Massimo Fusillo
Il progetto si propone di riflettere sulla nostalgia come emozione e tema letterario della contemporaneità, attraverso un’analisi transmediale aperta alle narrazioni romanzesche, cinematografiche e seriali. Lo studio adotta una prospettiva narratologica e definisce le componenti fondamentali nella narrazione della nostalgia: le modalità di rappresentazione, le caratteristiche e l’interazione di personaggi e ambienti nostalgici; le dinamiche emotive ed ermeneutiche di ricezione dei testi connessi al tema della nostalgia. Dopo averne analizzato le fondamenta narratologiche, il progetto si concentra sugli elementi formali e sulle situazioni narrative tipiche delle rappresentazioni della nostalgia. La presenza di questo tema/emozione all’interno del racconto permette di indagare una serie di dinamiche narrative, di generi e di elementi della teoria letteraria accomunati da un recupero del passato – individuale, collettivo, oppure appartenente alla tradizione letteraria – che avviene sempre attraverso la lente deformante della memoria.
Eleonora Fisco
La poesia performativa degli anni 2000: poetry slam, spoken word e spoken music in Italia
Tutor: Prof.ssa Serena Guarracino (Univaq) e Prof.ssa Camille Vorger (Unil); Cotutor: Prof. Massimo Fusillo (Scuola Normale Superiore)
Il poetry slam e la spoken word poetry sono arti performative praticate in tutto il mondo, che in Italia sono state finora poco esplorate da parte della critica accademica. Entrambe si inseriscono nel campo della poesia performativa con cui si intende un tipo di poesia pensata per essere performata con corpo e voce di fronte a un pubblico, in digitale o dal vivo. Con un approccio multidisciplinare legato ai Performance, Media e Queer Studies e da una posizione interna al movimento artistico, questo progetto di ricerca intende indagare le diverse declinazioni della poesia performativa contemporanea, e mira a mappare le possibilità di distribuzione e pubblicazione esistenti. Parallelamente, ci si propone di creare un canone di poet? performativ? degli anni 2000 che si occupano di poetry slam, spoken word e spoken music e di analizzare i sottogeneri e gli specifici framework in cui le loro opere possono essere inserite.
Greta Francesconi
Il limite della creazione. Rappresentazioni del materno tra sacralità e postumano
Curriculum Arti, performance, media
SSD L-LIN/10
Tutor: Prof.ssa Nicoletta Vallorani; Co-tutor Prof.ssa Serena Guarracino
Un lavoro di tesi che predilige un impianto di natura comparatistica e intersezionale tra letteratura, cinema e serialità televisiva, avendo come intento un’analisi delle rappresentazioni del materno desiderando illustrare in che modo esse siano progressivamente tendenti verso una decostruzione ed una desacralizzazione; evidenze che si affiancano alla progressiva evoluzione delle teorie critiche filosofiche e di genere lungo il procedere del XX e del XXI secolo. Il genere horror e, soprattutto, quello fantascientifico – con particolare predilezione per distopia e speculative fiction – sono le direttive per la scelta di un corpus di casi studio idoneo per dare conto delle mutazioni e declinazioni disincantate che interessano la figura della madre e le sue transcodificazioni, poggiando sul pilastro del recente sviluppo delle teorie postumane come mezzo per mettere in discussione i limiti del concetto stesso di creazione.
Elisabetta Rea
Quando le “bestie” parlano. Rappresentazione del femminile e immaginazione del sé in una generazione di scrittrici italiane
Curriculum Studi Letterari
SSD L-FIL-LET/10
Tutor: Prof.ssa Valeria Merola
Ortese, in Corpo celeste, si definisce «Uno scrittore donna, una bestia che parla». Natalia Ginzburg afferma di voler «scrivere come un uomo». È notizia comune che Elsa Morante si definiva “scrittore”; «sei un grande pittore» dice il padre ad Artemisia nel romanzo di Banti. L’accesso delle donne al simbolico sembra segnato da una lacerazione: il riconoscimento in quanto agente attivo nel regime della mediazione si ribalta nello sradicamento identitario. Attraverso il genere del racconto di formazione, il progetto intende soffermarsi sull’emergere faticoso della soggettività femminile, specificamente in relazione a due elementi catalizzatori: gli spazi (casa, convento, educandato) e le figure della femminilità scissa, specchi di una minacciosa identificazione: madri, zitelle, prostitute, massaie, educande ricorrono frequenti nelle autrici selezionate. Il focus è sulla generazione di scrittrici formatasi sotto il regime, quando l’imposta “mistica della femminilità” crea una battuta d’arresto nel configurarsi di un’intelligenza femminile che diverrà presto, per la prima volta, collettiva.
Massimo Sigillò Massara
Il rapporto tra musica, dramma e poesia nel teatro di G. Barberio Corsetti. Analisi di un ritrovato linguaggio di scrittura musicale vocale, drammaturgica e poetica nel rapporto tra voce, musica e poesia nello spazio scenico.
Curriculum Arti, performance, media
SSD L-FIL-LET/14
Tutor: Prof. Massimo Fusillo
La ricerca mira a identificare un codice linguistico/musicale che fonde parole, vocalità e musica, originato dalla necessità di rendere il messaggio teatrale/performativo poetico, nel teatro di G. Barberio Corsetti. L'urgenza di mostrare ciò che può essere recuperato attraverso la purezza e la bellezza della poesia con il medium della musica, architettura sonora ed elemento costitutivo del testo teatrale.
L'approccio del regista Barberio Corsetti mira a creare legami intimi e profondi nella rappresentazione teatrale, rendendo il messaggio contemporaneamente chiaro ed estremamente rarefatto, in altre parole, poetico. Le composizioni musicali e le ambientazioni sonore, attraverso la vocalità, mirano a non distrarre dall'espressione verbale e a essere rarefatte e chiare. L'approccio compositivo musicale è finalizzato a entrare in risonanza con il messaggio testuale/teatrale, utilizzando la voce come canale privilegiato di trasmissione delle emozioni. Si indagherà l'analisi dei processi di produzione di opere teatrali specifiche di G. Barberio Corsetti che consolida un metodo di lavoro che coinvolge voce, corpo ed emozioni per tradurre la poesia in drammaturgia teatrale attraverso la musica. La ricerca mira quindi a individuare analogie e differenze nel rapporto tra musica, dramma e poesia nel teatro, esplorando l'evoluzione di questo rapporto attraverso l'uso della voce come strumento di comunicazione emotiva e musicale, nell’uso drammaturgico specifico alcune opere di G. Barberio Corsetti.