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XL ciclo

Francesco Basile

«Andare soli verso la notte»: sulla “funzione Céline” nelle opere di Carlo Emilio Gadda

Curriculum Studi letterari

SSD LICO-01/A

Tutor: Prof. Luciano Pellegrini; Co-tutor: Prof. Francesco Venturi

Nonostante Carlo Emilio Gadda abbia riconosciuto a Louis-Ferdinand Céline il merito di averlo «preceduto nell’impostazione narrativa e stilistica» (C. E. Gadda, «Per favore, mi lasci nell’ombra». Interviste 1950-1972), non è ancora stato appurato se l’ingegnere milanese conoscesse Voyage au bout de la nuit (1932) e Mort à crédit (1936) prima di pubblicare sulla rivista «Letteratura» romanzi quali La cognizione del dolore (1938-1941) e Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1946-1947). Il progetto mira dunque a colmare questa lacuna, stabilendo se i romanzi del medico parigino rientrino effettivamente tra le fonti letterarie cui Gadda attinse durante l’iter compositivo della Cognizione, del Pasticciaccio o del pamphlet Eros e Priapo (la cui prima stesura risale al 1944), per poi individuare tracce d’intertestualità céliniana nei testi gaddiani. La ricerca prevede inoltre uno studio comparato volto a rintracciare affinità e differenze sul piano tematico, stilistico e narratologico tra gli scritti dei due autori.

 

Riccardo Boffetti

Abitare il futuro. Homescapes fantascientifici e spazi domestici del non-ancora-oggi

 

Curriculum Arti, performance, media 

 

SSD PEMM-01/B 

 

Tutor: Prof.  Mirko Lino; Co-tutor: Prof.ssa Nicoletta Vallorani

 

Come abbiamo immaginato gli spazi domestici del futuro? Cosa ci dicono queste previsioni sulle tendenze e sulle criticità già in atto negli spazi urbani del presente? Per rispondere a queste domande la ricerca si concentrerà su un corpus di indagine transmediale e transculturale di opere appartenenti al genere fantascientifico, principalmente nelle sue declinazioni cyberpunk e weird, in considerazione dell'intrinseca capacità del sistema dei media di «premediare» il futuro. 

Dal postmoderno al neon di videogame come Cyberpunk 2077 (2022), passando per le mega-strutture del manga Blame! (1997-2003), sino alle fluide configurazioni del film Megalopolis (2024), queste narrazioni ci interrogano sulle condizioni del nostro abitare spazi sempre più ostili, mentre ci pongono di fronte ad una pre-visualizzazione di un domani possibile e/o auspicabile, rendendo ancora più urgenti le domande su come vogliamo costruire questo nostro futuro planetario. Interrogando allora in modo critico i reciproci scambi e contaminazioni tra una realtà materiale già in atto e una immaginata, si metteranno in evidenza le connessioni che legano queste pratiche, così da decostruirne gli immaginari e le manifestazioni a partire dalla dimensione più intima e minuta della domesticità.

 

Luca Cialfi

Il cineturismo attraverso la porosità cinematografica. Film-induced tourism tra film e media studies

Curriculum Arti, performance, media 

SSD PEMM-01/B 

Tutor: Prof. Mirko Lino

Il progetto di ricerca si propone di indagare il fenomeno del film-induced tourism mediante teorie afferenti all’ambito dei film e dei media studies, andando, così, a inserirsi in un campo la cui carenza di approcci è stata variamente evidenziata nella letteratura scientifica. A tal fine, si considererà il cineturismo primariamente come prodotto di volontà immersive che infrangano la separazione tra realtà e finzione, inizialmente esperite attraverso la bidirezionale porosità dell’esperienza cinematografica e, conseguentemente, ricercate emotivamente nelle location ospitanti immagini di cinema rilocato. L’indagine sarà condotta adottando una prospettiva media archeologica che, dunque, non presenti il rapporto tra il moto in/out e il film-induced tourism come distintivo unicamente della condizione mediale contemporanea, bensì che evidenzi un nesso tra capacità immersive ed emersive delle immagini e alcune primordiali forme di voyeurismo turistico già nei dispositivi ottici pre-cinematografici.

Irene Dallorto

Simone Carella: scritti editi ed inediti dall’archivio dell’autore (con un approfondimento sui materiali audiovisivi di interesse teatrale).

 

Curriculum Studi Letterari

 

SSD LIFI-01/B 

 

Tutor: Prof.ssa Teresa Nocita; Co-tutor: Prof.ssa Doriana Legge

 

Il progetto di ricerca si concentra su Simone Carella, figura poliedrica e creativa, intellettuale, sceneggiatore, poeta e animatore culturale, punto focale per l’avanguardia teatrale romana degli anni ’70 e in particolare per il teatro Beat 72. Verrà indagato, nell’ambito della ricerca filologico-genetica, l’archivio privato dell’autore, conservato ora presso la figlia, che presenta una ricchezza di materiali multimediali non indifferente, comprendendo testi autografi, registrazioni di spettacoli teatrali in videocassette e DVD, foto, articoli, locandine, disegni e bozzetti originali. L’importanza dell’indagine dell’archivio è sia contestuale alla ricerca sulla ricca produzione letteraria di Carella (concentrandosi in particolare su quella teatrale), sia finalizzata alla valorizzazione delle testimonianze inedite in esso contenute, di cruciale importanza per il teatro d’avanguardia degli anni ’70, periodo di sperimentazione di cui resta scarsa documentazione a causa del carattere di happening estemporaneo delle manifestazioni. Il primo passaggio della ricerca comprenderà un esteso censimento e catalogazione dell’archivio. Lo studio avrà una natura interdisciplinare, ponendosi all’intersezione tra ricerca letteraria, artistica e teatrale, grazie alla natura intermediale degli elementi presenti in questa collezione privata.

 

 

Gaia Ermini

 

Giovanni Battista Pacichelli. Viaggi e lettere di un poligrafo seicentesco

 

Curriculum Arti, performance, media 

SSD ARTE-01/D

 

Tutor: Prof. Luca Pezzuto

 

Il progetto di ricerca si occupa della poliedrica figura di Giovanni Battista Pacichelli, abate erudito e instancabile viaggiatore, secondo una prospettiva interdisciplinare volta all’approfondimento della sua feconda produzione testuale, foriera di indicazioni talvolta trascurate sulla cultura materiale del Seicento. Di grande interesse sarà l’analisi delle modalità con cui acquisì e diffuse la conoscenza di edifici, collezioni e manufatti artistici nei circuiti culturali seicenteschi. Attraverso lo studio di fonti inedite e raccolte date alle stampe si intende approfondire il dialogo epistolare che egli imbastì con personalità di primo e secondo piano della cultura del suo tempo. Particolare attenzione sarà infine rivolta a tutte quelle descrizioni presenti nei suoi scritti che possano essere inquadrate nel più ampio orizzonte della letteratura di viaggio.

 

Filippo Lanci

Libri "di mezzo". La produzione libraria abruzzese tra i secoli XI e XIII

Curriculum Arti, performance, media 

SSD ARTE-01/A

 

Tutor: Prof.ssa Cristiana Pasqualetti

La ricerca intende concentrarsi sullo studio di codici liturgici miniati prodotti nel territorio compreso tra gli attuali Abruzzo, Molise e Lazio alto-sabino e frusinate, e databili tra l'ultimo quarto del secolo XI e la prima metà del XIII.

L'aggiornamento degli studi paleografici e una più approfondita conoscenza delle vicende artistiche che hanno interessato il Mezzogiorno italiano nel secoli centrali del Medioevo, hanno attenuato il severo giudizio critico riservato ai manoscritti di nostro interesse, rendendo le proposte finora avanzate insufficienti a dare ragione della reale portata culturale di tale produzione libraria. Inoltre, il fatto che scrittura e ornamento risultino elementi costitutivi del libro miniato, e che l'integrazione del medio grafico e di quello figurativo, usualmente concepita già in fase progettuale, risponda a una serie di criteri di natura funzionale e simbolica, fa emergere che i processi conservativi o imitativi di determinate forme scrittorie, le appropriazioni e gli attardamenti stilistici, i tentativi di riformulazione e aggiornamento del lessico iconografico debbano essere considerati esito di un medesimo atteggiamento intellettuale e ne rende opportuno un esame contestuale.

Conclusa una prima fase di ricognizione e schedatura dei codici liturgici superstiti, il progetto si propone un esame organico dei dati codicologici, paleografici e iconografico-decorativi e la loro interpretazione alla luce di due temi di indagine: il rapporto realmente individuabile tra i presunti modelli elaborati negli scriptoria maggiori e la produzione degli atelier periferici (ove soprattutto tra i rispettivi insediamenti siano noti legami di dipendenza/affiliazione); la relazione tra testo e ornamentum in considerazione del peculiare statuto di res sacra riconosciuto ai libri liturgici.

 

Giovanni Maria Leo

Studio del lessico greco delle istituzioni romane in Sicilia e in Magna Grecia fra III e I secolo a.C.

 

Curriculum Studi Letterari

 

Tutor: Prof. Livio Sbardella; Co-tutor: Prof. Simone Sisani

 

SSD HELL-01/B 

 

Attraverso fonti letterarie ed epigrafiche, l’indagine linguistica sul lessico greco delle istituzioni romane intende rispondere al problema storico-culturale dell’interazione fra Greci e Romani, durante la costituzione e il consolidamento del dominio di questi ultimi sull’Italia meridionale. Lo studio della storiografia ellenistica e post-ellenistica in lingua greca (soprattutto Polibio, Diodoro Siculo e i frammenti di storici come Timeo di Tauromenio), opportunamente confrontato col dato epigrafico, si giustifica nel tentativo di superare la dialettica dominati-dominatori come chiave ermeneutica del rapporto interculturale e di transcodificazione fra i due popoli, per concepirlo piuttosto come integrazione reciproca e biunivoca, il cui statuto non è fossilizzabile in categorie stereotipate. Nella ricerca si prenderanno in considerazione i calchi e le neosemie relative al lessico politico romano, per comprendere, grazie alla interazione dei due fenomeni linguistici, come gli ellenofoni abbiano recepito le nuove istituzioni. Laddove ci assista la documentazione epigrafica, si potrà inquadrare il fenomeno di ricezione in grafici di diffusione cronologica e carte di distribuzione geografica.

 

Yekaterina Makhnina

 

Narratives of Self: Anaïs Nin’s Exploration of Identity through Literary Intertextuality

 

Curriculum Studi Letterari

 

SSD FRAN-01/B 

 

Tutor: Prof. Luciano Pellegrini

 

This research examines the literary legacy of Anaïs Nin, an influential French-born American writer, through the lens of the "self-writing" genre, which places emphasis on narrative techniques that articulate lived experience. 

The study will explore the interdisciplinary nature of Nin’s work, particularly her engagement with theatrical and cinematic forms, influenced by her experiences in psychoanalysis and the avant-garde movements of early 20th-century Paris. By analysing influences from a diverse range of authors—including D.H. Lawrence, Djuna Barnes, and notable French literary figures—the research aims to chart the intertextual landscape of Nin’s writings.

Theoretical frameworks from semiotics, cultural studies, psychoanalysis, feminist theory, and sociology will underpin the study, drawing on concepts from scholars such as Audre Lorde, Georges Bataille, and Michel Foucault to explore themes of desire, power dynamics, and the intersection of the sacred and the obscene within Nin's oeuvre. Methodologically, this study will encompass a comprehensive literature review, close textual analysis, comparative examinations of Nin's work alongside contemporaries, and qualitative data analysis. Potential surveys or interviews will aim to gather reader perspectives, enriching the understanding of Nin's impact on contemporary literary discourse. Ultimately, this research aspires to illuminate Anaïs Nin's contributions to the self-writing tradition and her continuing significance in the exploration of identity, desire, and the complexities of human experience.

 

Marco Morosini

 

Pascoli poeta-giornalista: il dialogo intertestuale fra la colonna e il verso. L’edizione delle prose giornalistiche

 

Curriculum Studi letterari

 

SSD ITAL-01/A

 

Tutor: Prof.ssa Valeria Merola; Co-tutor: Prof.ssa Francesca Sensini

 

Il progetto di ricerca indaga un aspetto meno conosciuto della produzione intellettuale di Giovanni Pascoli: la sua attività giornalistica. Questo studio si propone di esplorare le influenze reciproche tra i suoi scritti giornalistici e la produzione poetica, rivelando come le tematiche e gli stili presenti in entrambi i contesti si rispecchino e si arricchiscano a vicenda. Attraverso una catalogazione cronologica e tematica delle sue collaborazioni con diverse testate e il recupero di documenti inediti dall’archivio di Castelvecchio, si traccerà un quadro dettagliato dell’attività sulla stampa periodica di Pascoli, delineandone una complessa e meno convenzionale fisionomia intellettuale, ed evidenziando i temi ricorrenti – come la giustizia sociale, la politica e l’educazione – e il suo ruolo nel dibattito culturale e politico italiano fra gli anni Settanta dell’Ottocento e il 1912. In assenza di un’edizione complessiva dei suoi scritti giornalistici, questa ricerca intende fornire alla comunità scientifica uno strumento valido per future ricerche, colmando una lacuna significativa della bibliografia pascoliana.

 

Francesca Pesce

Il linguaggio dell'emotività nella storiografia della crisi

Curriculum Studi letterari

 

SSD LATI-01/A

 

Tutor: Prof. Lucio Ceccarelli; Co-tutor: Prof.ssa Laura Lulli

Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di individuare e sistematizzare un canone retorico e stilistico di resa del coinvolgimento emotivo nella storiografia ellenistica e la sua ricezione in età imperiale, segnatamente nell’opera di Tacito e Cassio Dione; attraverso uno studio sistematico della retorica e dell’estetica delle passioni, che, da Parmenide all’Anonimo del Sublime, vede nel rapporto tra φύσις e τέχνη il fulcro speculativo, ci si propone, in prima istanza, di indagare la presenza di questi aspetti nella storiografia ellenistica retorica e drammatica; seguirà lo studio della ricezione degli stessi in età tardo-repubblicana e imperiale, approfondendo le relazioni tra le due principali scuole di retorica (Apollodorei e Teodorei, neo-atticisti e asiani), la trattatistica del tempo, il Περὶ συνθέσεως ὀνομάτων di Dionigi di Alicarnasso, l’Anonimo del Sublime, le opere retoriche e le epistole di Cicerone (Epistola a Lucceio) e l’Institutio Oratoria di Quintiliano; infine, verranno proposte una catalogazione e una contestualizzazione dei passi più significativi delle monografie sallustiane, dei primi libri degli Annales di Tacito e nella Storia Romana di Cassio Dione. Posto che il genere storiografico antico abbia delle peculiarità di stile e ricezione lontane dalla scientificità odierna e che, in età ellenistica, esso abbia subìto uno sviluppo dagli esiti molteplici, con incursioni più o meno importanti delle maggiori tendenze retoriche, è opportuno valutare la presenza, se non di una relazione sistematica, quanto meno di processi di assimilazione di modalità espressive proprie dell’arte del discorso, un tema che finora appare poco formalizzato, a vantaggio di uno studio più sistematico del rapporto tra storiografia e poesia, in particolare quella epico-tragica. Lo studio della convivenza tra perizia scientifica, μίμησις, ἡδονή, tecniche di manipolazione e codificazione delle passioni quali valori aggiunti e dell’opera storiografica, costituisce il fulcro di questo lavoro.

 
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