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Cicli conclusi

XXXV ciclo

Maria Arpaia

L’espressione della gioia sulla scena tragica: strumenti retorici, funzioni emotive e soluzioni performative


Curriculum Studi Letterari

SSD  L-FIL-LET/02

Tutor: Prof. Livio Sbardella

La presente ricerca conduce un’analisi sistematica, dal punto di vista lessicale, retorico-formale e strettamente performativo, delle modalità espressive del sentimento di gioia sulla scena tragica nell’intero corpus delle opere superstiti giunte integre. Il focus ermeneutico è incentrato sugli effetti emotivi che il sentimento della gioia, in apparente violazione del codice espressivo tragico, intendeva suscitare nel pubblico ateniese, partendo dall’assunto della natura codificata delle emozioni fruite dallo spettatore in un contesto finzionale come quello del teatro. I momenti di gioia sono “attivatori emotivi delle emozioni negative” e la loro successione ai momenti luttuosi contribuisce a creare picchi emotivi o pause distensive che fanno assomigliare ad una sinusoidale la partecipazione emotiva del pubblico alla vicenda rappresentata. L’inserimento consapevole delle scene di gioia nella tragedia accompagna lo spettatore a sperimentare una sorta di parabola emotiva e lo guida, tramite le emozioni, a imparare il messaggio morale che il tragediografo intende inviare alla polis.

Giulia Bigongiari

"I have no pity!". Negative Empathy as a Relational Category


Curriculum Studi letterari

SSD L-FIL-LET/14

Tutor: Prof. Massimo Fusillo

La tesi si occupa della rappresentazione di personaggi negativi proposti da alcuni testi come oggetto di empatia. Particolare attenzione è prestata alla costruzione del lettore implicito nei diversi testi, anche in funzione del rapporto empatico che il testo cerca di costruire col personaggio. Il corpus è composto per la maggior parte di testi di lingua inglese scritti fra il 1770 e il 1848, ma la tesi tenta di mostrare la continuità culturale di alcuni elementi della tassonomia che propone.

Roberto Falbo


Visioni dell'oltretomba nella produzione letteraria greca tra età arcaica ed età classica. Una definizione d'ambiente in un percorso tra generi


Curriculum: Studi Letterari

SSD: L-FIL-LET/02

Tutor: Prof.ssa Laura Lulli


Descrizione: La presente tesi di dottorato si propone di affrontare una riflessione ad ampio raggio sulle principali caratterizzazioni dell’oltretomba nella produzione letteraria greca tra età arcaica ed età classica. Scopo di questo lavoro è in particolare quello di delineare le principali direttrici di queste caratterizzazioni attraverso un’analisi diacronica di impronta storico-letteraria incentrata sull’aldilà quale peculiare oggetto di narrazione. In tale prospettiva critica si intende offrire un lavoro che ponga in evidenza le potenzialità, tanto sul piano geografico-spaziale, quanto più in generale su quello dello storytelling oltremondano, di un complesso immaginario che fin dai poemi omerici costituisce uno dei motivi letterari più significativi della tradizione dei Greci.

Matteo Petriccione

Memoria e mnemotecnica nei Triumphi di Francesco Petrarca


Curriculum: Studi Letterari

SSD L-FIL-LET/10

Tutor: Prof.ssa Valeria Merola

Il progetto di ricerca mira ad approfondire i rapporti tra i Triumphi di Francesco Petrarca e le tecniche di memoria sviluppatesi, a partire da quelle classiche, nel medioevo. In esse particolare importanza acquisisce la contemplazione morale dell’immagine, sia essa derivata dall’esperienza o dalla finzione, e in tal senso si analizza il rapporto di Petrarca con la figurazione mentale, contestualizzando nella psicologia medievale le riflessioni sparse nell’opera del poeta. Interpretando i Triumphi alla luce del pensiero petrarchesco, confrontandoli con le canzoni “a polittico” contenute nei Fragmenta e con la Commedia, si nota come i topoi del genere visionario vengano impiegati da Petrarca non nella costruzione di un percorso escatologico, ma per delineare un viaggio nella propria memoria biografica e culturale narrato per quadri giustapposti. Questo racconto, contaminando linguaggio e visualizzazione, permette una revisione memoriale delle immagini mentali del poeta e del suo pubblico, configurandosi come un percorso mnemonico.

XXXVI ciclo

Sara Elleboro

Le tematiche epicedico-consolatorie nell'elegia di epoca ellenistico-imperiale


Curriculum Studi Letterari

SSD L-FIL-LET/02

Tutor: Prof.ssa Laura Lulli

L'intento della ricerca è quello di analizzare le fasi di sviluppo dei motivi consolatori ed autoconsolatori all'interno della poesia elegiaca; più in particolare, l'indagine si rivolge a quei componimenti in cui la consolazione o l'autoconsolazione è impiegata per finalità trenodiche ed epicediche, al fine, cioè, di consolare sé stessi o altri per la perdita di una persona cara. La ricerca prende avvio dall'analisi dell'elegia di epoca arcaica e prosegue, in maniera diacronica, attraverso l'epoca classica, al fine di rintracciare i germi dell'impiego della lamentazione trenodica e comprendere in che misura questi siano stati riutilizzati e rimodulati nelle epoche di interesse. Il nucleo di interesse della ricerca è costituito dalle epoche ellenistica, neoterica e imperiale: mediante l'analisi del lessico, degli stilemi narrativi e delle finalità esecutive che caratterizzano i diversi componimenti in oggetto, si tenterà di individuare punti di continuità e di frattura nella trattazione del motivo consolatorio nel genere elegiaco, nonché la pluralità di funzioni assunte dalla materia consolatoria e funeraria più esplicita.


Benedetta Gestri

Anton Maria Salvini (1653-1729): consulenze artistiche a Firenze per l’arte della medaglia


Curriculum Arti, performance, media

SSD L-ART/04

Tutor: Prof. Luca Pezzuto

Questa non è una ricerca volta soltanto a far luce sulle consulenze di Anton Maria Salvini per scultori e medaglisti del suo tempo. Non si passeranno cioè unicamente in rassegna gli episodi in cui il letterato fu coinvolto come ideatore di “pensieri” iconografici e iscrizioni, ponendosi tra gli interlocutori primari degli artisti nella Firenze degli Ultimi Medici. L’obiettivo è quello di analizzare, attraverso l’esperienza salviniana, le forme e i meccanismi di collaborazione di artisti e letterati, con un focus sull’arte della medaglia. Osservatori privilegiati per cogliere il dialogo tra le due professionalità, delle medaglie scaturite dai suggerimenti di Salvini (e non solo) si indagano nel dettaglio i processi creativi. Si intende infatti ricostruire le dinamiche e i canali di interazione tra le personalità coinvolte in questi processi, problematizzare il concetto dell’inventio, nonché individuare fonti concettuali, visive e letterarie impiegate nell’iter progettuale e le diverse modalità d’uso delle stesse. Al centro delle riflessioni sono inoltre questioni relative alla committenza, ai “pubblici” e alle modalità di fruizione e circolazione delle medaglie, con sguardo dal mondo erudito del Settecento.

Eleonora Luciani

L’altro Ottocento di Fanny Sadowski. Percorsi, repertorio, mestiere di una prima attrice


Curriculum Arti, performance, media

SSD L-FIL-LET/14

Tutor: Prof. Massimo Fusillo

Il progetto di ricerca indaga la figura di Fanny Sadowski, un’attrice di prosa dalla memoria storica particolarmente lacerata. Il periodo preso in considerazione e? infatti quello dominato dalla triade Grande Attorica che, per sproporzione di documenti, per condizioni di azione e non ultimo per fatalità, nasconde con la sua fama quella degli altri attori e delle altre attrici del tempo. Questolavoro si propone sia di ricostruire il percorso artistico e biografico di Sadowski, sia di problematizzare, attraverso la sua esperienza, il suo repertorio e la sua arte, un diverso punto di vista sul teatro italiano dell’Ottocento.

Livio Lepratto

Lo “sceneggia(u)tore”. Metodologie e itinerari teorico-comparatistici sull’autorialità dello sceneggiatore cinematografico, nei casi studio di Cesare Zavattini, Tonino Guerra, Luigi Malerba e Alberto Bevilacqua


Curriculum Arti, performance, media

SSD L-FIL-LET/14

Tutor: Prof. Massimo Fusillo

La presente ricerca dottorale concerne lo studio e l’analisi della sceneggiatura cinematografica, approcciando in chiave comparatistica alla natura a sé stante e particolarissima di quest’ultima, affascinante e difficilmente classificabile “genere” ibrido, a metà strada tra letteratura, cinema, pièce teatrale e fumetto. Traendo spunto dal decennale oblio e pregiudizio critico che ha visto lo sceneggiatore sovente “sminuito” e “maltrattato” dagli studi sul cinema – a lungo dominati dalla prospettiva “registo-centrica” della politique des auteurs –! il presente progetto di ricerca si focalizza su quattro particolari casi studio – Cesare Zavattini, Tonino Guerra, Luigi Malerba e Alberto Bevilacqua –, poliedriche e prolifiche figure di letterati/sceneggiatori capaci – grazie alle proprie più sintomatiche e riconoscibili “impronte” autoriali, ricorrenze narrative e prese di posizione sociali e politiche – di intraprendere una personalissima riconsiderazione dell’“autorialismo cinematografico”, traghettando lo script fino al contesto intermediale del terzo millennio, caratterizzato dalla crisi del paradigma narrativo tradizionale e dall’avvento del transmedia storytelling.

Marialuisa Lustri

L’arte veneziana sul versante adriatico del regno di Napoli: importazioni e circolazione di modelli fra tardo medioevo e prima età moderna


Curriculum Arti, performance, media

SSD L-ART/01

Tutor: Prof.ssa Cristiana Pasqualetti

Il progetto ha come obiettivo generale la ricostruzione di un quadro delle relazioni politico- diplomatiche, religiose e commerciali fra Venezia e le regioni adriatiche del Regno di Napoli dal tardo medioevo alla prima età moderna, con la finalità precipua di individuare e definire attori e dinamiche della circolazione artistica.
La ricerca approfondisce specialmente il tema delle relazioni artistiche fra Venezia e l’Abruzzo, rispetto al quale si è riscontrato un vero e proprio vuoto storiografico. Si intende colmare questa lacuna dimostrando attraverso l’esemplarità dei casi illustrati che nella regione quello dei rapporti con la Repubblica e dell’importazione di opere dalla Laguna, benché sottostimato, fu un fenomeno duraturo e di notevole rilievo, almeno quanto nelle altre regioni adriatiche.

Maria Claudia Petrini




«È sempre un miracolo incontrarsi». Elsa Morante e Pier Paolo Pasolini, due opere a confronto



Curriculum Studi Letterari

SSD L-FIL-LET/11


Tutor: Prof. Gianluigi Simonetti


Breve sintesi del lavoro: Questo lavoro di tesi è il frutto dell’indagine comparativa svolta tra l’opera morantiana e quella pasoliniana, al fine di ricostruire il rapporto letterario e la reciproca influenza tra i due autori. Il confronto tra i testi selezionati è di tipo prettamente tematico, anche se è sostenuto dall’analisi formale e dalla ricerca presso l’Archivio Bonsanti di Firenze e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, dove si è avuto modo di consultare i dattiloscritti delle recensioni pasoliniane ai libri di Elsa Morante, oltre che i volumi morantiani conservati nella biblioteca personale di Pasolini e viceversa. Il nucleo centrale della tesi è costituito, in particolare, da quattro capitoli attraverso cui è possibile cogliere l’andamento del rapporto letterario tra i due autori, seguendo un ordine cronologico. Ogni capitolo si concentra su uno o più temi, presentando un’analisi dapprima dei testi morantiani, successivamente di quelli pasoliniani e, infine, un confronto tra di essi.
 Alla luce dell’analisi e dello studio condotto nell’ambito di questa tesi è possibile sostenere – grazie agli innumerevoli esempi forniti – non solo che Morante e Pasolini si siano effettivamente influenzati durante tutto il corso della loro conoscenza, ma che soprattutto negli anni Settanta il loro contatto umano e intellettuale abbia costituito una base fondamentale per la creazione delle opere dell’uno e dell’altra. Inoltre, grazie all’indagine condotta è emersa anche l’esistenza di un “terreno comune” ai due autori attestabile già nei testi degli anni Quaranta, che non si può attribuire ad alcun contatto o forma di conoscenza reciproca, ma che appare molto interessante nell’ottica dello studio comparativo delle opere successive.

Maria Giovanna Stati

Eccezionale e standard. Ipotesi tipologiche sul personaggio del romanzo ipercontemporaneo

Curriculum Studi Letterari

SSD L-FIL-LET/11

Tutor: Prof. Gianluigi Simonetti

Il progetto si propone di studiare la caratterizzazione del personaggio nella narrativa contemporanea (1990-2023), a partire dalla categoria del tipo teorizzata da György Lukács in La fisionomia intellettuale dei personaggi artistici (1936). Molti testi narrativi degli ultimi trent’anni lavorano sull’intercapedine tra eccezionalità e standard, una polarità ben evidente sia a livello tematico-contenutistico che a livello stilistico-formale, e resa manifesta nella costruzione dei personaggi. Questi ultimi risultano essere contemporaneamente straordinari, quindi soggetti degni di narrazione, e mediocri, in quanto coerenti a un preciso contesto socioculturale che ne normalizza ed esemplifica l’esistenza. A partire dai protagonisti di American Psycho (1990) di Bret Easton Ellis, di L’Avversario (2000) di Emmanuel Carrère e di La natura è innocente (2020) di Walter Siti, questo studio osserva le possibili declinazioni della dialettica in esame. Il personaggio moralmente problematico, per la sua eccezionalità congenita, infatti, si rivela un dispositivo narrativo particolarmente utile per osservare l’ipotesi tipologica di partenza.

Laura Sofia Torre

Spanking cinema. la rappresentazione della maternità nella pornografia video tra aging e BDSM


Curriculum Arti, performance, media

SSD L-ART/06

Tutor: Prof. Mirko Lino

Il progetto di ricerca analizza la figura materna nella produzione pornografica di tre performer (Nina Hartley; Sarah Gregory; Dana Vespoli), in una prospettiva comparatistica che incrocia lo studio della rappresentazione del corpo femminile maturo e invecchiato e un focus sulla pratica sessuale non genitale dello spanking. Per la sua capacità di trasgredire norme codificate, restituendo protagonismo a soggettività altrimenti silenziate, la pornografia contemporanea è un campo culturale costituito da tensioni figurative, narrative ed estetiche, di cui la rappresentazione del corpo invecchiato è parte.  Il confine labile fra il cinema horror e quello pornografico come body genre, come rilevato dalle analisi di studiose come Carol Clover e di Linda Williams, permette un focus sulla questione dell’oscenità nella rappresentazione del corpo, inteso come categoria plurale in grado di stabilire relazioni multiformi e di mostrare gli effetti della divisione del potere in termini di ruoli di generef. La fisionomia multidisciplinare della ricerca si compone di porn studies, feminist studies ed elementi dei recenti aging studies.

 
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