"Progetto Villa di Coppito (AQ)"
Analisi archeologica della villa romana ubicata all'interno della caserma della Guardia di Finanza di Coppito-Villa B del Santo Padre (AQ)
Prof. Francesco Maria Cifarelli
Le attività di scavo della Villa B del Colle Santo Padre sono parte integrante di un programma di ricerche che fa capo al Progetto Le villae del Colle Santo Padre e l’agro amiternino tra romanità e alto Medioevo, strutturato sulla base di un accordo di collaborazione tra la Guardia di Finanza, la Soprintendenza e l’Università degli Studi dell’Aquila. Lo scavo ha come primo scopo quello del recupero e della valorizzazione del monumento, predisponendo l’area per un percorso di visita a basso impatto, favorendo, inoltre, l’integrazione della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza nel contesto aquilano, del quale costituisce una delle realtà d’eccellenza. La villa è stata oggetto di indagini di emergenza nel 1988, in seguito al rinvenimento di strutture antiche durante i lavori per la realizzazione della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza, inaugurata nel 1992, riportando alla luce un complesso edilizio pluristratificato la cui occupazione risale al I sec. a.C. e giunge fino al VI sec. d.C. Gli scavi di emergenza hanno conservato in situ alcuni lacerti di stratigrafie che compromettono da un lato la visibilità del monumento nella sua interezza e dall’altro hanno creato una serie di dislivelli sul piano di calpestio che rendono complessa l’accessibilità in previsione della realizzazione di un percorso di visita. Le attività del 2023 si sono dunque concentrate sulla pulizia del monumento nella sua interezza e sullo scavo dei lacerti stratigrafici più massicci, con il fine di armonizzare i livelli del suolo. L’occasione dello scavo ha permesso di registrare di ulteriori dati, integrando il complesso quadro già noto per il sito, con la documentazione di attività di riutilizzo dell’area risalenti alla fase di V-VI sec. d.C.: tra le evidenze di maggiore interesse è stata individuata e scavata una sepoltura infantile rivestita di coppi e collocata all’interno di uno degli ambienti della villa (Tomba 1). Tra i reperti recuperati, oltre a diversi coppi per il rivestimento delle coperture, è stato recuperato un lotto di ceramiche, in parte risalenti al periodo delle attività indagate, in parte in posizione residuale, quali testimonianza del lungo utilizzo del complesso edilizio.
Sono poi stati acquisiti nuovi rilievi di dettaglio delle murature attraverso l’utilizzo della stazione totale e del laserscanner, quest’ultimo d’importanza fondamentale per la realizzazione di modelli 3D con dettaglio su piccola scala, utili sia nell’ambito della lettura stratigrafica degli elevati, sia per quanto attiene il monitoraggio dello stato di conservazione del monumento.



